LA FORMAZONE DEL MARE EGEO E DELLE SUE ISOLE –
Milioni di anni fa’,Egeida, la terrache univa la Grecia all’Asia Minore, veniva sommersa dalle acque a causa della pressione esercitata dalla placca Africana verso quella Euro Asiatica. Di questa terra, restarono emerse soltanto le proprie sommita’. E’ da questo processo , iniziato in tempi molto lontani, che si arriva alla costituzione del mare Egeo e delle sue isole. L’attivita’ vulcanica che si e’ manifestata successivamente, iniziava 3 milioni di anni fa’. Mentre il magma veniva spentocon il sopraggiungere delle glaciazioni, l’azione corrosiva del mare modellava le loro coste, tantoche’ in alcuni casi, questa veniva considerata come “ l’espresione artistica della natura “. L’esempio piu’ significativo di cio’, si trova nell’isola di Milos. L’arco vulcanico del sud Egeo presenta ancora un’attivita’, sotto forma di correnti di vapore e di acqua calda che puo’ raggiungere temperature prssime all’ebollizione. Questa attivita’ e’ presente in maniera significativa nelle isole di : Santorini, Milos e kytinos. Le isole del mare Egeo sono geograficamente considerate secondo tre macro aree. L’ area del nord viene chiamata delle Sporadi, quella del centro delle Cycladi e quella del sud del Dodecaneso. L’ area del centro prende questa denominazione , perche’ queste isole sono collocate su di una superficie dal contorno quasi circolare con al centro Delos. Le Cycladi rappresentano non solo una ricchezza dal punto di vista turistico, per la bellezza delle loro spiagge e dei loro paesaggi, ma anche per la loro storia che si sviluppa lungo un arco di tempo che va dal Neolitico ( 7.000 a. C. ) fino al 1821 d. C. , considerato l’inizio del periodo moderno. Durante questo considerevole lasso di tempo, queste isole sono state abitate da diverse popolazioni, vi si sono sviluppate diverse civilta’ e vi si sono alternate molte dominazioni. Tutto cio’ ha prodotto una innegabile ricchezza sia culturale che artistica. Cio’ che e’ arrivato a noi in termini di architettura e belle arti e’soltanto una parte infinitesima di cio’ che e’ stato prodotto in queste isole. Il motivo e’ stato quello di non avere avuto mai un sistema di contrasto comune , sia verso la pirateria sempre presente e sia verso il saccheggiatore o distruttore di turno. Atitolo esemplificativo, vale la pena di fare un cenno di cio’ che e’ capitato all’ isola di Delos. Mitridate la saccheggio’ e distrusse nell’ 88 a. C. . Riconquistata dai romani, venne ricostruita. Ma nel 69 a. C. Viene di nuovo saccheggiata e distrutta da Atenodoro. Dopo quest’ultimo evento, la luminosa isola sacra di Apollo non avra’ piu’ abitanti. Nel Medio Evo, pirati ed illeciti cmmercianti portarono via il meglio di quanto era rimasto. Malgrado cio’ , l’isola conserva ancora un grande fscino, tanto che, osservando le sue rovine si puo’ avere la sensazione di quanto essa sia stata ricca ed importante.
STORIA E MITOLOGIA DELLE ISOLE CYCLADI
Delos e’ uno dei siti archeologici piu’ significativi delle Cycladi, tanto da essere considerato dall’ Unesco “ Patrimonio dell’ Umanita’ “. La storia e la mitologia delle Cycladi e’ correlata a quella della civilta’ Minoica e della Grecia antica. La cultura greca ebbe inizio, almeno secondo leggenda, con la prima olimpiade, intorno al 776 a.C. ( anche se alcuni storici sostengono un’altra data il 1.000 a.C. ), mentre ebbe tristemente fine con la morte di Alessandro Magno e la costituzione del regno Ellenico, spezzettato tra’ i diversi successori intorno al 323 a.C. .
Dopo la morte di alessamdro Magno, ( 323 a.C. ), durante l’era elEllenistica, ( 323 – 146 a.C. ), le Cyladi caddero sotto il dominio della dinastia dei Tolomei d’ Egitto, ed in seguito dei Macedoni. Nel 146 d.C. , divenute provincie dell’impero romano, grazie allo sviluppo dei collegamenti marittimi e del commercio con molte altre provincie del Mediterraneo,le isole conobbero una grande espansione economdei pirati. Il carattere ica e culturale. Dopo il 395 d. C., anno in cui l’impero romano fu diviso e governato da due imperatori, uno nell’occidente latino, l’altro nell’oriente greco, le Cycladi passarono sotto il dominio Bizzantino. Dopo il sacco di Costantinopoli ( 1.204 ), i francesi donarono le Cycladi a Venezia, che a sua volta distribui’ le isole a diverse famiglie aristoratiche.Il piu’ noto e potente tra i veneziani dell’epoca, fu Marco Sanudo che acquisto’ Naxos, Paros, Ios, Santorini, Anafi, Sifnos, Milos, Amorgos e Felegandros. Nel 1.537 le isole caddero in mano ai turchi ottomani. L’occupazione turca contribui’ al declino delle isole che divennero facile preda dei pirati. Il carattere labirintico delle citta’, tutte costruite sulla cima delle colline, risale a questo periodo. La fitta rete di vicoli era infatti tracciata proprio per confondere gl’invasori. Le incursioni dei pirati contribuirono notevolmente al massiccio spopolamento delle isole. Nel 1.563 solo cinque delle 16 isole dell’arcipelago erano ancora bitate.