
LE ORIGINI DI SATORINI
Circa 80.000 anni fa’, nell’area di mare dova attualmente si tova Santorini, vi fu una grande eruzione vulcanica le cui ceneri ricoprirono un’area che va dall’isola di Chios, all’ Italia, al nord Africa. Il magma sedimento’ in mare formando una massa lavica che espandendosi inglobo’ altre piccole isole formandone una dal contorno tondeggiante. Per questo motivo l’isola venne chiamata dai suoi abitanti Stronghyli che in greco significa “ rotonda “. Dagli scavi effettuati ad Acrotiri e’ emersa un’intera citta’ sepolta da uno spesso strato di ceneri, dallo studio del quale gli archeologi hanno dedotto che i suoi abitanti fossero soggetti molto evoluti che potevano essere collocati negli anni 2.000 a.C. , quando la civilta’ Minoica era al massimo del suo splendore. Sembrerebbe che la lava , da cui aveva avuto origine Stronghyli’ , non fosse aggregata in un blocco compatto, ma che avesse un grande vuoto nella parte centrale. E’ per questo motivo, che in occasione della seconda grande eruzione del vulcano ( 1.450 a. C. ) , Stronghyli’ si frantumo’ sprofondando in mare. Di Stronghyli’ rimasero soltanto alcune parti della circonferenza sommariamente rappresentate da Santorini, Thirassia e Aspronisi, assieme ad un alto contorno di rocce laviche dai colori nero, rosso, marrone, grigio, lungo un perimetro a forma di mezza luna. In alto, sulla sommita’ di queste rocce, c’e’ una sequenza di costruzioni bianche costituita da case e chiese. Il vulcano continuo’ la sua attivita’ , anche se in tono minore, tanto da generare due piccole isole, Palea e Nea Kameni. Oggi ci sono 7 crateri su Neacameni, uno su Palea Kameni ed uno subaqueo. Il vulcano Nea Kameni si puo’ visitare arrivando fino ai crateri, dai quali escono vapori di zolfo, terra e pietre sono calde e l’acqua che bagna Nea Kameni e’ tiepida. Oggi possiamo dire con certezza, che l’attivita’ vulcanica , la quale ha distrutto la vecchia Santorini allora chiamata Stronghyli’, sia stata la fortuna dell’attuale isola, perche’ la vecchia Stronghyli’ sarebbe rimasta un’isola come le tante presenti nel mare Egeo. Cio’ che e’ rimasto della distruzione, ha costituito un paesaggio unico al mondo, sia nelle forme che nei colori delle suerocce. In esso non ci sono sfumature, ma solo contrasti molto forti. La prova di cio’ , puo’ essere rappresentata dalla cosidetta spiaggia rossa, con una sabbia granulare dove prevale il rosso, nel mezzo ad un mare dal bleu profondo e ad una roccia altissima colorata di rosso scuro e nero. Ed infine non si puo’ non parlare delle sensazioni che suscitano i vari panorami che si possono ammirare dall’alto delle rocce che compongono la mezza luna. Esse sono uniche ed indescrivibili, come pure quelle che si provano dall’alto in aereo, prima dell’atterraggio sull’isola. Alle sensazioni precedenti, vanno aggiunte quelle che si provano di fronte alla spiaggia Bianca, simile ad un paesaggio lunare, e quelle che si hanno osservando l’isola dopo il tramonto. Il mare intorno all’isola raggiunge profondita’ fino 400 metri. A pochi metri dalle spiagge si ha un mare immediatamente profondo , che in alcuni casi puo’ avere correnti sottostanti che provocano mulinelli.
L E S P I A G G E
Baia di Ammudi – Baia di Armeni – Baxades – Coloumbos – Perivolos – Vourvoulos – Kotochori – Kamari ( lunga 1.5 km ) – Perissia – Kokkini – Peralia – Lefki’ Paralia – Spiaggia Bianca.
Le piu interessanti sono:
- Red Beach
- Perivolos
- Vlycha
- Monolithos
Per alcune di queste come Red Beach – Perivolos – Vlycha – Monolithos – … forniamo anche le immagini…
Red Beach 1 Red Beach 2 Perivolos Vlycha Monolithos